Second Life, una vita da immaginare per i disabili

Costruire il proprio mondo sul sito di realt� virtuale Second Life con il solo pensiero: � il progetto di un gruppo di ricercatori giapponesi rivolto a chi soffre di patologie che impediscono il movimento del corpo. In una recente dimostrazione, Junichi Ushiba, professore associato alla Keio University e responsabile del progetto, ha mostrato come elettrodi applicati alla testa possono intercettare gli impulsi elettrici legati all'attivit� cerebrale. I dati possono essere quindi interpretati da un computer, che consente a un utente di muovere la propria persona virtuale, il cosiddetto avatar, per le strade di Second Life senza usare una tastiera o un mouse. �Quando le persone sono paralizzate, naturalmente le loro vite sono limitate�, ha detto Ushiba, un laureato che ha fatto un giro virtuale nelle strade storiche di Kyoto, ex capitale giapponese, senza muovere un muscolo. �Con questa tecnologia possiamo interpretare la loro intenzione di muoversi, consentendo loro di fare shopping su Second Life o persino mettere su un�attivit�. Mezzo milione di persone visita regolarmente Second Life, dove le transazioni commerciali possono essere eseguite in dollari �Linden�, convertibili in dollari Usa, spiega Linden Lab, societ� responsabile del sito. Il progetto � ancora in una fase iniziale, ma Ushiba spera di poter coinvolgere delle persone che soffrono di paralisi il prossimo anno. Il controllo dei computer tramite gli impulsi del cervello � gi� oggetto di esperimenti in altri paesi, incluso il sistema Usa BrainGate che consente a utenti disabili di aprire una email e di muovere oggetti come sedie a rotelle. Fonte: Reuters 28 / 11 / 2007
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