Salvatore Cimmino scrive al Ministero della Salute

Alla c.a. Ministero della Salute e p.c. Servizio Sanitario Nazionale. Egregio Ministro, Il genere umano entra nel terzo millennio con la consapevolezza che la ricerca, nell�ambito delle tecnologie biomediche, ha raggiunto e superato quello che negli anni �80 si considerava un prodotto della fantasia. Non sono passati molti anni da quei telefilm che ci proponevano un uomo o una donna bionica, ovvero un essere umano che poteva vivere una vita normale grazie a protesi ed organi artificiali che gli erano stati innestati. Oggi i �pezzi di ricambio� in grado di ridare energia vitale e ritorno alla normalit� per un soggetto menomato da un grave incidente o affetto da una grave patologia cominciano ad essere realt�, anche se non si sta parlando di un superuomo come nei telefilm, ma di una persona a cui la scienza e la medicina hanno dato la possibilit�, grazie alle tecnologie biomediche oggi disponibili, di reintegrare funzioni biologiche compromesse con la sostituzione di una o pi� parti del suo corpo e di riassaporare il piacere della vita. Fin dall�antichit�, l�idea che alcuni mezzi artificiali potessero essere utili a sopperire ad alcune deficienze fisiche, � stata una costante dell� ingegno umano. Basta pensare alla gamba di legno, o all�uncino che aveva lo scopo di sostituire la mano in alcune sue funzioni elementari, o anche al corno acustico. Negli anni pi� recenti lo sviluppo tecnologico ha permesso di costruire protesi e organi artificiali sempre pi� sofisticati, le cui prestazioni permettono di sopperire alle funzioni fisiologiche alterate. Ad esempio in passato, l�amputazione di un arto, comportava una profonda disabilit�, oggi l�uso di protesi artificiali consente di recuperare attivit� lavorative o anche sportive con prestazioni eccellenti. Risultati che il settore biomedico � riuscito a raggiungere, sono il frutto di enormi sforzi ed investimenti in ricerca e sviluppo che hanno visto protagonisti la stessa industria biomedica e la medicina e che hanno saputo sfruttare le ricadute della ricerca nell�ambito dell�informatica, dell�elettronica, dei materiali compositi o evoluti, della meccanica di precisione, che hanno permesso di rispondere, con prodotti sempre pi� sofisticati, alle richieste degli operatori della Sanit�. Una delle frontiere raggiunte e che ha moltiplicato le possibilit� di un impianto e la durata di un dispositivo, � rappresentata dalla messa a punto di materiali biocompatibili con il corpo umano. Questi sono solo alcuni esempi che dimostrano come il progresso tecnologico, affiancato alla scienza medica, sia riuscito a cambiare le aspettative di vita dell�uomo in termini di possibilit� di guarigione o di ritorno alla vita attiva, dopo aver subito un grave danno fisico. Sono moltissimi i dispositivi medici e gli organi artificiali che possono sostituire parti del corpo umano o funzioni fisiologiche che, a causa di patologie o traumi non sono pi� in grado di svolgere le proprie funzioni. Oggi, la parte scheletrica di una persona pu� essere sostituita quasi tutta da protesi artificiali costruite con materiali leggeri, resistentissimi, atossici e anallergici, cio� completamente biocompatibili. Per esempio, si possono sostituire interamente gli arti superiori e inferiori con BRACCIA e GAMBE ARTIFICIALI che tramite dei biosensori, captano il segnale mioelettrico presente sul moncone e grazie a dei microprocessori interni alla protesi, elaborano tale segnale trasformandolo in comando per dei micromotori che muovono l�arto artificiale, permettendogli movimenti di notevole precisione. Viene cos� ripristinata in toto la funzionalit� dell�arto perduto in pazienti amputati, che possono riprendere le normali attivit� di vita quotidiana come lavorare, guidare e persino fare sport. Grazie ai progressi di biologia, ingegneria e informatica insieme, la Royal Academy britannica ha premiato l� invenzione pi� intelligente, la protesi pi� evoluta in commercio: http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/mano-bionica/mano-bionica/mano-bionica.html Grazie alla ricerca del professor Hugh Herr, ha sviluppato e realizzato la caviglia bionica: http://www.nolimit.it/home/page.asp?ncat=Ausili&IdCx=8&sottocat=0&ID=267 Al fine di prevenire e rimuovere le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona, per permettere al disabile una partecipazione attiva alla vita della collettivit�, quindi di predisporre quegli interventi volti a superare stati di emarginazione e di esclusione sociale, mi auguro insieme a quanti aspirino ad una qualit� di vita migliore, il SSN, ( Servizio Sanitario Nazionale ), modifichi il Nomenclatore Tariffario, il documento che elenca gli ausili e i presidi tecnologici forniti, seguendo le evoluzioni della ricerca. Nel ringraziarLa di tutto quello che potr� fare per sostenere tale causa, colgo l� occasione per invitarLa ad assistere alla maratona di nuoto di fondo Capri_Napoli, alla quale prender� parte e di porgerLe i miei pi�. Cordiali Saluti. Salvatore Cimmino. Fonte: http://perunmondosenzabarriere.blogspot.com/2008/06/figli-di-una-tecnologia-minore-per-non.html 16 / 06 / 2008
diventa amico di questo sito su Facebook
conoscerai gli autori del network e gli altri lettori