Paralimpiadi, Pancalli: �Ora i nostri atleti nei gruppi sportivi�

E� tempo che almeno i gruppi sportivi smilitarizzati, quelli che nel linguaggio burocratico si chiamano �ad ordinamento civile�, aprano le loro porte agli atleti disabili. E� un tema che al presidente del comitato paralimpico italiano Luca Pancalli sta molto a cuore, al punto che lo porta avanti dal marzo del 2006 quando per la prima volta ne parl� ad un convegno organizzato dal senatore Luigi Ramponi. Ieri il numero uno del C.I.P. ha rinnovato la richiesta, e non � stato certo un caso, direttamente al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dell�incontro al Quirinale con gli atleti �medagliati� alle Paralimpiadi di Pechino, tra i quali il pi� giovane Ufficiale della Repubblica Cecilia Camellini, 16enne nuotatrice non vedente, argento in Cina, che per essere qui ha saltato il compito in classe d�italiano, �che sarebbe stato sulla Divina Commedia di Dante�. A lei il Presidente ha dedicato un abbraccio particolarmente sentito, poi si � complimentato con tutti gli altri 23 azzurri saliti sul podio, che �in Cina hanno dimostrato, con la loro forza di volont� ed amore per la vita, di essere non solo diversamente ma anche meravigliosamente abili�. In precedenza il Capo dello Stato aveva ascoltato la richiesta di Pancalli, contenuta nel discorso di saluto al Presidente. �Grazie al Coni e al suo presidente Gianni Petrucci (anche lui presente al Quirinale n.d.r.) per l�appoggio che ci hanno sempre dato - ha detto Pancalli - ma una menzione particolare voglio farla per le Fiamme Azzurre, che hanno raccolto la mia provocazione e hanno aperto il loro gruppo sportivo agli atleti disabili, visto che mettono a disposizione le loro strutture e danno anche un piccolo contributo economico�. �I nostri atleti si sacrificano come pochi al mondo - ha detto ancora Pancalli -: molti di loro non hanno un lavoro, o se ce l�hanno per prepararsi e poi partecipare alle Paralimpiadi hanno dovuto chiedere le ferie o mettersi in aspettativa non retribuita. C�� anche chi ha dovuto lasciare Pechino prima del tempo perch� aveva esaurito i giorni disponibili. Vorrei che ci si muovesse per farli entrare a pieno titolo nei gruppi sportivi �smilitarizzati�, magari assumendoli nei ministeri a cui questi fanno riferimento, come la Giustizia per le Fiamme Azzurre o gli Interni per le Fiamme Oro. C�� gi� una legge che riserva dei posti alle categorie protette, e quindi mi sembra una strada percorribile dal punto di vista legislativo�. Il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi sembra aver recepito il messaggio, visto che, parlando al Quirinale, ha sottolineato che �qui c�� gente che ha sottratto tempo a lavoro e famiglia e ha rappresentato l�Italia ad alto livello testimoniando tenacia, voglia di vivere e forza di volont�. Ben vengano quindi le idee per rafforzare lo sport paralimpico, visto che vogliamo rendere i nostri atleti ancor pi� competitivi in vista di Londra 2012�. Ora non rimane che vedere se alle parole seguiranno i fatti perch�, come dice Pancalli, �ci vuole il percorso legislativo ma anche la volont� di chi deve seguirlo�. Solo cos� la prossima volta che i medagliati paralimpici saliranno al Quirinale sar� possibile vedere qualche divisa. Fonte: ANSA 24 / 10 / 2008
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