Giovani Bologna: disabili fuori sede, al via la community

Ragazzi disabili e studenti universitari insieme per un progetto abitativo comune all�insegna dell�autonomia. E� arrivato al secondo step �Vis� (Vita indipendente e solidale), l�iniziativa che ha visto nascere, nel gennaio scorso al Pilastro di Bologna, il primo esempio di comunit� residenziale mista. Nella struttura, dove abitano gi� una decina di ragazzi disabili, ora sono in arrivo sette nuovi vicini di casa: si tratta di studenti fuorisede della Facolt� di Scienze della formazione, da selezionare attraverso un bando emanato da ieri dall�Universit� di Bologna e scaricabile dal sito www.studentidisabili.unibo.it . L�entrata in campo degli studenti � frutto di una convenzione che sancisce l�ingresso della Facolt� di Scienze della formazione al fianco di Comune di Bologna, Aice (Associazione italiana contro l�epilessia), Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), Anffas (Associazione nazionale famiglie di disabili intellettivi e relazionali), l�Anpvi (Associazione nazionale privi della vista ed ipovedenti), Ceps (Centro emiliano problemi sociali per la trisomia 21) e cooperativa sociale Dolce. Vis �� una comunit� alloggio basata sulla mutualit� tra persone disabili e non, in relazione con l�esterno� � ha spiegato Giovanni Battista Pesce, presidente dell�Aice e direttore del progetto Vis. Insomma, un luogo in cui i residenti potranno, attraverso l�aiuto reciproco, �sviluppare un progetto di vita indipendente che permetta loro di maturare�: un passo in avanti nel percorso verso l�autonomia sia per i ragazzi disabili sia per gli altri studenti, che potranno far valere come tirocinio formativo la loro esperienza in comunit�. I nuovi inquilini, tutti studenti fuorisede iscritti all�ateneo bolognese, potranno trasferirsi all�interno della struttura pochi giorni dopo la scadenza del bando, fissata per il 12 settembre 2008. I vincitori, come tutti gli altri residenti, dovranno impegnarsi a far parte della comunit�, pagando una quota di partecipazione di 250 euro mensili e sottoscrivendo un �patto di adesione personalizzato� contenente gli impegni da assumere. Tra le attivit� da mettere in campo durante la permanenza in via Dino Campana ci sono infatti il mutuo aiuto e le altre iniziative di solidariet�, oltre all�obiettivo, come ha spiegato il presidente del Quartiere San Donato Riccardo Malagoli, �di far conoscere la struttura e di renderla vivente all�interno del Pilastro�. Ai giovani il progetto di residenzialit� condivisa, attiva e solidale offre non solo una casa ma anche una possibilit� in pi� di inserimento lavorativo: nel futuro di chi abita nelle ex scuole Ada Negri c�� infatti un progetto di impresa sociale dedicato alla cura del verde, alla spesa a domicilio, alla somministrazione dei pasti, al trasporto e all�informatizzazione. La comunit� � composta di 27 abitazioni: 16 sono per le persone disabili (8 lavoratori e 8 studenti fuorisede dell�Universit� di Bologna), due per giovani coppie e 7 per studenti fuorisede della Facolt� di Scienze della formazione. Completano la struttura due appartamenti abitati da chi gestisce la portineria sociale, due palestre e il parcheggio. Fonte: DIRE 22 / 07 / 2008
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